Ciao!
Silenzioso qui ultimamente eh? La realtà è che mi sto friggendo il cervello ogni giorno, dietro le quinte, per ridare forma a questo bel progettino e proseguire coi prossimi passi di cui parlavo nell'articolo dell'esperimento senza Spotify. Ho in mente un sacco di cose fighe, devo solo metterle a terra. Manca pochissimo, promesso!
Nel frattempo comunque sto continuando ad esistere, e ieri sono stato all'attesissimo concerto di Lucio Corsi a Milano: eccomi qui con una piccola analisi e una mia teoria strampalata.
Questo non è un Live Report
Anche perchè non so neanche bene cosa sia e a cosa serva un live report, e in più sono pazzo e odio leggere racconti di concerti a cui non sono stato. Però questa situazione è molto particolare, in generale e per la mia esperienza personale, e voglio condividere un paio di pensieri.
Lucio Corsi ha avuto un exploit senza precedenti, che da fuori potrebbe addirittura sembrare drogato. Quello che invece era drogato, secondo me, era quanto la sua musica, da sempre di una qualità inarrivabile, e dal 2020 dal linguaggio universale e apprezzabile da tutti, non avesse il pubblico che si meritava. Certo è che, al di là di tutto, la crescita post-Sanremo è stata di un'entità inaspettata per chiunque.
Questo prima-dopo io l'ho vissuto da dentro - come tanti di voi - ed è stato strano e incredibile. Mi sono sbilanciato più volte su Lucio e sul fatto che sia da sempre il mio preferito in assoluto (anche in vari contenuti qui dentro e su IG), quindi è un fenomeno che ho visto, sentito e toccato con mano.
La cosa molto bella è che, nonostante in superficie il cambiamento sembri abissale, sono cambiate molte meno cose del previsto.
Vediamo insieme cosa è cambiato, e poi cosa non è cambiato.
Cosa è cambiato
Riconoscere un concerto di successo
Il vero cambiamento è questo, e non riguarda minimamente il concerto in sé. Ecco un paio di segnali che fanno capire che l’artista in questione ha preso il volo - anche verso un pubblico più generalista.
1) La coda e la transenna
La coda kilometrica ancora prima dell’apertura dei cancelli, la corsa alla transenna e la gente seduta a gambe incrociate per 3 ore, a marchiare i suoi cm quadrati di proprietà per tutta la serata;
2) La coreografia per Lucio
Prima di entrare, la presenza gli omoni che si fingono “del concerto” per venderti i braccialettini luminosi, parlando di una fantomatica “coreografia per Lucio” con “offerta libera, ma in genere lasciano 5-10€”. Spettacolo.
3) La vera essenza del successo
All’uscita: poster, magliette e striscioni pezzotti :’)
Oltre a tutto questo, ovviamente, l'eterogeneità del pubblico che ti circonda: da gente che non sa bene perchè è lì (devo dire poca), a gente che lo sa benissimo e si è travestita (parzialmente o totalmente) da Lucio Corsi. Ho visto cappelli e addirittura facce pitturate di bianco!
Ancora più concerto
Il set di Lucio, da sempre ad altissima intensità, è ancora più lungo, arricchito dalle canzoni del nuovo disco (tutte stupende, inutile dirlo), senza però perdere per strada quelle degli album precedenti. Anche le canzoni vecchie però sono spesso riarrangiate per l'occasione. Per esempio Francis Delacroix, che è stata fatta per anni solo chitarra e voce, adesso ha un nuovo vestito full band, ed è come ascoltarla per la prima volta.
In più, gli strumenti sul palco sono aumentati, e ci sono due nuovi componenti della Banda che arricchiscono ancora di più il muro di suono per tutto il concerto. Spettacolo :)
Fine. Questo è quello che è cambiato. Tutto qui.
Cosa non è cambiato?
Tutto il resto è rimasto così com'era. La cosa che mi ha sorpreso (in positivo) è che l'apertura del concerto è identica al pre-Sanremo, con la stessa canzone. Non me l’aspettavo ma ha totalmente senso! In generale, il concerto ha lo stesso scheletro, è solo arricchito da più canzoni e più componenti sul palco.
Questo - credo - perchè questo show è il risultato di una costruzione minuziosa e personale data dopo data, mese dopo mese, anno dopo anno. Una creazione-creatura cresciuta insieme a Lucio e che non puoi stravolgere da un momento all'altro.
Sarebbe stato semplice ragionare sul nuovo pubblico e capire come adattare la scaletta con scelte più accomodanti. E invece, in piena coerenza con Lucio e il suo approccio artistico, il concerto è quello di prima, è solo cresciuto, ma non è cambiato. Non si è snaturato. Rimane un concerto umano, con le sue imprecisioni, e quindi solido e tangibile. E questo è un piccolo e coraggioso miracolo :)
La teoria della distanza palco-transenna
Avete presente quello spazio vuoto tra il palco e la transenna? Quello in cui a volte c'è la sicurezza, a volte non c'è assolutamente niente? Ecco, quella distanza aumenta all'aumentare della fama di un artista. E quella distanza per me rappresenta anche il fossato emotivo che l'artista deve saltare per arrivare al suo pubblico.
All'inizio non c'è nessuna barriera, poi arriva la transenna, e questa distanza palco-transenna comincia ad aumentare. Insomma, crescendo, passando da una venue a una più grande, è facile disperdere il messaggio e indebolire il legame tra l'artista e lo spettatore. Poi puoi anche decidere di concentrarti su altro e non sul legame umano, ma se questo è il tuo obiettivo, il livello è sempre più difficile.
Lucio è tornato dopo due anni allo stesso Alcatraz, come se non fosse successo niente nel frattempo, quando in realtà di cose ne sono successe. Cose eccezionalmente grandi. Eppure, anche con un pubblico diverso, più eterogeneo, quella distanza l'ha saltata a piè pari, e nel mezzo ci ha fatto anche una capriola.
Gli auguro, ci auguro - e in realtà sono sicuro - che quella distanza continuerà ad aumentare. Lui nel frattempo imparerà a saltare sempre più lontano con la stessa naturalezza di sempre.
Mi accodo ai 2000 titoli che abbiamo letto in questi mesi: Lucio Corsi è un bellissimo regalo alla musica italiana. Andate a sentirlo appena potete, dove potete!
Viva Lucio <3
Bonus (mezzo spoiler): La Gente Bassa
Questo è lo spoiler più grande che vi faccio sul concerto, quindi se siete psicopatici (come me) e non volete sapere niente skippate pure. È un soft spoiler, però meglio avvisare.
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Ieri sera Lucio ha suonato la sua versione tradotta di Short People di Randy Newman, che porta in giro da un po' di anni in realtà. La sua traduzione è stupenda e suona così bene che non ci puoi credere.
Se non conoscete la canzone, ascoltatela e fatevi trovare preparati, sarà ancora più bello sentirla dal vivo :)
A presto,
Andrea
È proprio come dici tu! Il mondo doveva sapere e finalmente ha "aperto le orecchie",si merita tutto❤️ed è stupendo vedere come nonostante il "contorno" sia cambiato,nella realtà non sia cambiato proprio nulla❤solo più date e più probabilità di star lontani se si arriva poco prima😅...ma lui salterà sempre più lontano per coprire quella distanza tra palco e transenna,come dici tu❤️grazie per ciò che hai scritto😊