Elimino Spotify per due settimane
Per recuperare quell'emozione per la musica che secondo me abbiamo perso tutti
7 Marzo 2025
Ciao,
Siamo arrivati a 100 puntate di MUSICA BELLA, e nello stesso momento (l’altro ieri) ho raggiunto 50’000 follower su Instagram. Vi devo ringraziare perchè è un doppio traguardo enorme, ed è incredibile sapere che da due anni c’è chi mi legge ogni lunedì, ascolta quello che consiglio, e mi ferma ai concerti per ringraziarmi di avergli fatto scoprire l’artista che sta cantando in quel momento. Sono soddisfazioni che mi porterò sempre nel cuore, ed è tutto grazie a voi ♥
Per festeggiare queste 100 puntate… UCCIDO MUSICA BELLA.
Davvero, sono serio.
MUSICA BELLA, per come la conoscete, finisce qui, e questa mail è il gran finale.
Nota: questo non vuol dire che smetterò di scrivervi, ma cambieranno molte cose a partire da oggi, e avrò modo di spiegarvi tutto nel futuro prossimo.
In questi anni di Musica Leggerissima (per chi non conoscesse il nome originale di questo progetto) ho avuto modo di mettere un piede dentro l’industria musicale, parlare con gli artisti - affermati ed emergenti, parlare con gli uffici stampa, con le etichette, con i manager, e soprattutto con gli ascoltatori, appassionati ascoltatori di musica come me e che danno alla musica il valore che le do io.
Questo, unito all’ascolto continuo di tutta la musica pubblicata ogni settimana, senza praticamente mai saltare un’uscita, mi ha portato a interiorizzare una domanda (e una risposta) che potrebbe non esservi nuova.
“Questo periodo storico è il peggiore in assoluto per quanto riguarda il nostro rapporto con la musica?”
Secondo me sì.
Adesso vi racconto una storia.
Come sono uscito dal tunnel della coca (cola)
Due anni fa bevevo ogni giorno una o due lattine di Coca Cola durante i pasti. Ero arrivato a un punto in cui mangiare senza sorseggiare una coca mi sembrava impossibile.
Era un mix tra dipendenza e abitudine, tanto che mi sono accorto che non mi piaceva neanche più il sapore mentre la bevevo.
Questo, unito al fatto che da tempo pensavo a quanto facesse male, mi ha spinto a fare un esperimento:
“Tolgo la Coca Cola per 2 settimane e vediamo cosa succede”
Ho fatto un ultimo sorso, e ho cominciato la prova. I primi pasti mi lasciavano un vuoto dentro, ma dopo due giorni non ne sentivo più il bisogno, anzi! Ho reimparato ad apprezzare l’acqua naturale, l’acqua frizzante, a cogliere le differenze tra le diverse marche e tra i diversi rubinetti dei miei amici. Ho cominciato, dopo anni, a bere il giusto quantitativo di acqua giornaliero, come per magia.
Insomma, la mia vita è migliorata, e adesso mi sento meglio sia fisicamente che mentalmente.
Perchè ve ne parlo?
Perchè oggi, a mezzanotte, ho cominciato un esperimento simile:
“Elimino Spotify per due settimane e vediamo cosa succede”
PS: per la cronaca, visto il timing, specifico una cosa: il fatto che abbiano bloccato Spotify craccato non c’entra niente. Alla fine della mail vi allego la mia cronologia ordini di Spotify Premium, pagato a prezzo pieno da non so quanti anni 😂
Perchè lo faccio
(nota: qui intendo qualsiasi servizio di music streaming)
Ho formulato questa ipotesi: l’era dello streaming ha cambiato totalmente il nostro rapporto con la musica. In peggio.

La streaming economy:
Ha annullato il valore percepito della musica. Prima, per mettere le mani su un album, avevi bisogno di soldi, tempo ed energie. Dovevi uscire, andare in un negozio, scegliere il disco, pagarlo 10€ (con i tuoi risparmi), portarlo a casa e inserirlo nel lettore. A quel punto schiacciavi play e te lo godevi, dall’inizio alla fine. Oggi, con 10€ al mese hai accesso a praticamente tutta la musica mai pubblicata, con un semplice tocco, e puoi skippare appena qualcosa non ti soddisfa abbastanza. Quindi mi chiedo, qual è oggi il valore di un singolo album? La musica è ormai considerata gratuita e dovuta.
Ha trasformato la musica, un tempo arte, in un prodotto, una merce, l’ennesimo content di cui ingozzarsi come vogliono le Big Tech. Questo anche tramite la frammentazione: dagli album ai singoli, e dai singoli alle playlist. Ascoltiamo musica costantemente, mentre facciamo altro, senza farci troppo caso, probabilmente per coprire il silenzio di cui abbiamo tanto paura, mentre la musica perde gradualmente sapore.
Ha tolto il gusto di cercare la propria musica, di sviluppare il proprio gusto, di creare la propria libreria personale che ci rappresenta. Prima ascoltavi poche cose per bene, ti legavi all’artista e l’artista entrava a far parte di te e della tua identità. Ormai invece siamo così esposti a tutto da non avere più un bagaglio che ci definisce, e ci rimane solo la FOMO di non aver ascoltato tutto quello che è stato prodotto - o è uscito ultimamente.
Passando dall’altra parte (i.e., gli artisti) abbiamo il punto più problematico: ha azzerato il valore delle opere d’arte anche per gli artisti, che non sono lontanamente remunerati per quello che producono. In più, sono spinti a creare a un ritmo folle e il loro lavoro artistico è diventato un lavoro industriale a tutti gli effetti: ha trasformato gli artisti in content creator che non hanno più tempo di scrivere canzoni perchè devono registrare e montare reel. Di questo ve ne parlerò in futuro perchè è un argomento complesso e importante, che merita il giusto spazio.
Insomma, c’è un enorme ingiustizia lato artista, e un falso beneficio lato ascoltatore.
Perchè deve essere così? Sarò un idealista nel pieno dei suoi 20 anni, ma sono sicuro che un sistema così ingiusto e poco funzionale troverà la forza di aggiustarsi, e sono convinto che si troverà una soluzione per dare a Cesare ciò che è di Cesare. E vi dirò di più, cercherò di fare la mia parte per muovere qualcosa in quella direzione. Questo è solo il primo passo :)
Nota: MUSICA BELLA
Io stesso, con MUSICA BELLA, penso di aver contribuito a tutta questa mercificazione, anche se il mio progetto è nato con l’obiettivo opposto, quello di consigliare musica di valore, fatta per restare, al di là dei classici circuiti.
Perchè per carità, sono convinto di aver fatto un buon lavoro a spingere artisti fortissimi che ammiro e sono sicuro che resteranno nel tempo (e.g., Lucio Corsi, Anna Castiglia, faccianuvola, Tatum Rush e tantissimi altri), e di questo ne vado fiero.
In parallelo però forse ho contribuito ad accorciare ancora di più la shelf life delle canzoni, consigliandone di nuove ogni settimana.
Altra nota: Ha fatto anche cose buone
Non sto fingendo che lo streaming non abbia portato dei benefici, perchè ne ho goduto fino ad oggi, e lato ascoltatore sono tantissimi. Qui però sto analizzando l’impatto culturale che ha nel lungo termine (concentrandomi sui lati negativi).
So benissimo anche che la streaming economy ha in un certo senso salvato gli artisti dalla pirateria. L’ho sempre vista positivamente proprio per questo motivo, però adesso mi chiedo: a che prezzo? E davvero non può esistere un’alternativa migliore?
Credo che il primo passo per mettere le cose a posto dobbiamo farlo noi ascoltatori, tornando a riscoprire il vero valore dietro a una delle arti più belle del mondo.
Quindi tolgo Spotify fino al 21 marzo, e vediamo cosa succede
Come funziona da oggi, nel pratico
Se state leggendo questa mail, vuol dire che l’esperimento è ufficialmente partito.
A mezzanotte di oggi, 7 marzo 2025, ho eliminato Spotify dal mio telefono e dal mio computer.
Le regole per queste due settimane sono poche, perchè non voglio strutturare le mie giornate, voglio sentire lo shock di non avere più tutta la musica del mondo a portata di mano.
Quindi, le (poche) regole del gioco sono queste:
Non posso ascoltare musica in streaming (nessuna piattaforma, compreso YouTube). Per il resto come e dove voglio, come si faceva prima che lo streaming esistesse.
Nel lettore CD della macchina
Dal mio giradischi (per i vinili)
Ho comprato un Walkman (nella foto qui sopra) per ascoltare musica su CD :’)
Potenzialmente, posso ascoltare anche dei file mp3, a patto di acquistarli e possederli veramente
Alla radio - incredibile.
Parto da zero, senza poter attingere dalla mia personale collezione di CD e vinili. In questo momento non ho niente da ascoltare, oggi vado a comprarmi qualcosa. Ho ragionato molto su questa regola, e penso che sia giusto così ai fini dell’esperimento: voglio proprio legare l’ascolto all’acquisizione dell’opera, sia in termini di costi che di sforzi. Se voglio ascoltare qualcosa, devo andarmela a prendere.
Ogni spesa che farò per acquistare dischi, vinili e altre cose verrà tracciata, e ve la condividerò passo per passo.
Comunque in linea di massima, l’unica vera regola è NO STREAMING.
Come ve lo racconto
Ho pianificato pochi contenuti per non falsare l’esperienza (evitando di finire a fare cose solo per il content). Sicuramente terrò un diario giornaliero in cui segnare gli sviluppi dell’esperimento. A livello di contenuti, mi focalizzerei su questi:
Nei prossimi due venerdì vi invio una newsletter di recap della settimana, con quello che è emerso e quello che mi sono ascoltato
Condividerò qualche pagina del mio diario giornaliero (su Instagram, e magari anche nelle note di Substack)
Alla fine delle due settimane raccoglierò tutti i dati, rifletterò su tutto e tirerò le somme in un video su YouTube ordinato ed esplicativo.
Poi vediamo se riesco a buttarci dentro un paio di reel :)
Cosa ne pensate? Fatemi sapere!
Tornando alla nostra storia…
Cos’è successo dopo due settimane senza coca

Dopo due settimane, ho perso totalmente la dipendenza e l’abitudine, e adesso, dopo due anni, bevo una lattina di coca alla settimana, a volte neanche, e me la gusto davvero :)
Quindi, cosa succederà tra due settimane? Non lo so.
Quello che vorrei è ritrovare un coinvolgimento emotivo con la musica che da tempo è scomparso, e spero di uscirne con una nuova percezione del suo valore.
Come con la coca, razionalmente mi aspetto poi di trovare un nuovo equilibrio più sano, ma solo il tempo ci darà una risposta.
Quello che so è che da oggi Musica Bella diventa qualcosa di diverso, anche grazie a questa nuova consapevolezza. Ho in mente tantissime cose che non vedo l’ora di mostrarvi. Ne parliamo alla fine dell’esperimento, con calma ♥
Grazie ancora, davvero!
100 puntate e 50K follower, evviva! Il momento perfetto per distruggere tutto :’)
Grazie, davvero grazie,
Andrea Rampoldi
Fammi sapere cosa ne pensi rispondendo a questa mail, nei commenti, su Instagram, dove vuoi!
Per qualsiasi altra richiesta, scrivimi qui andrea@musicabella.info
Non c’entra Spotify Craccato… mi offendete se lo pensate
Per la cronaca, pago Spotify Premium a prezzo pieno da non so quanti anni, non ho neanche mai voluto dividere il family. Ecco la prova:
Letture interessantissime che mi hanno aiutato a scrivere tutto questo:
Bell’esperimento, bravo. Io, essendo ormai alla soglia dei 40, ed essendo un gran fruitore di musica, ascolto in streaming, ma preferisco di gran lunga i dischi interi, no playlist. Cerco poi di continuare ad ascoltare quello che mi piace e apprezzo davvero tra il marasma delle mille uscite settimanali. Gran esperimento, seguo 😊
ciao, come scegli se acquistare un cd o un vinile?