Musica Leggerissima #051
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5 Febbraio 2024
Ciao,
Il venerdì prima di Sanremo è stato deserto, ma con un’oasi al centro :’)
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Dargen D’Amico - Ciao America
Non so se lo sapete perchè è uscita pochissima roba da quando esiste questa newsletter, ma Dargen è uno dei miei artisti preferiti, oltre che essere l’esempio migliore di cosa voglio dal rap. Testi imbattibili, una vera ricerca melodica e di suono, ma anche una visione del mondo ben precisa.
Un piccolo recap: Dargen è un veterano del rap italiano. Lo fa dagli anni ‘90, e ha di fatto contribuito alla nascita e alla crescita del genere. Nel 2000 aveva un gruppo, Le Sacre Scuole, insieme a Guè e Jake La Furia. Insomma, il gruppo da cui poi sono nati i Club Dogo (pensate che divergenza stilistica negli anni). Dal 2006 ad oggi si è dedicato alla sua carriera solista. Un bel curriculum direi.
Ciao America è il suo UNDICESIMO disco, solidissimo e personalissimo: Dargen scrive per trovare risposte, e di risposte in questo album ce ne sono tantissime, anche a domande che non ci siamo mai fatti. Il titolo ha un doppio significato: il primo è personale, e ricorda le lettere scritte quando era ragazzino ai suoi parenti emigrati in America. Il secondo è una lettura del mondo di oggi: un saluto all’Occidente che sta tramontando, passando lo scettro all’Oriente.
L’album suona elettronico, molto elettronico: non proprio un grande fan di questo stile, ma funzionano tutte molto bene e non c’è niente di stucchevole. Niente è forzato e si capisce che la scelta sonora è stata dettata da una direzione stilistica precisa che l’album avrebbe dovuto prendere. Un po’ come se anche le strumentali dicessero Ciao America (ne parliamo alla fine).
A livello di testi, Dargen si riconferma il migliore in Italia. L’album è un’analisi disillusa e profondissima (ironicamente su un suono spesso leggero) di una società inefficiente e piena di falle a qualsiasi livello: guardando il mondo, i rispettivi paesi, ma anche i singoli abitanti di questo pianeta. Le ripercussioni di ogni falla sociale e di un sistema malfunzionante finiscono per impattare sulle vite umane, una ad una.
L’album è pieno di ritratti di singole vite umane che sono il punto di partenza per ragionamenti sociali più ampi:
Un esempio calzante è l’ultima canzone dell’album, Vita X Sempre, il racconto del rapporto ormai svanito tra una donna e la fede. La chiesa non è più sufficiente a distrarre dai problemi sempre più soffocanti della sua vita (e tantomeno a risolverglieli), ma la donna, seppur rassegnata, prova comunque ad affidarcisi. Immagini nitidissime, parole precise: un racconto quasi didascalico, senza romanzare e senza edulcorare, che non banalizza la canzone ma la rende potentissima.
Un altro racconto, scritto in prima persona ma non necessariamente autobiografico, è Patto di Fango, che parla di un rapporto difficile con un padre irrispettoso di moglie e figli. Anche qui, immagini dirette degli impatti su tutta la famiglia, visti dagli occhi di un ragazzino. Capolavoro.
E non dimentichiamo che l’album non è completo. In settimana verrà aggiunta Onda Alta, la canzone di Sanremo, che tratterà il tema dell’immigrazione (di fatto uno zoom in su quegli incubi mediterranei che aveva solo menzionato in Dove Si Balla). Lo stile della canzone è coerente all’album: un contrasto marcato tra un racconto struggente e una base ballabile, che poi è una bella metafora dell’ipocrisia con cui affrontiamo questi problemi.
In realtà, Ciao America ha un terzo significato: l’influenza degli Stati Uniti è ovunque, anche nel rap italiano, che prende i pilastri comunicativi e sonori di un genere al 100% americano, e li riflette sulla nostra cultura. Qui ci sono due squadre: nella prima ci sono quelli che non riescono a non scimmiottare il linguaggio americano con un risultato quasi parodistico, nella seconda c’è chi riesce a declinare tutto in un linguaggio proprio, coerente e soprattutto credibile.
È come se in questo album Dargen volesse giocare a carte scoperte, abbracciando e accettando totalmente l’influenza americana (con delle strumentali che suonano MOLTO americane e per certi versi anche plastiche), per poi prendersi il suo spazio nei testi, sfruttandoli al 100%. Una cosa difficilissima: vuol dire mettersi un vincolo in più senza che nessuno te l’abbia chiesto. Eppure gli è riuscito perfettamente, con un linguaggio credibile e aderente alla nostra cultura.
Insomma, Dargen è sicuramente nella seconda squadra, e probabilmente è anche il capitano :’)
Selmi - Doccia Ghiaccia
Selmi, concorrente di X-Factor 2023, ha finalmente pubblicato il singolo con cui si è presentato alle audizioni. C’è poco da dire, la canzone è una bomba: la sua voce è morbidissima e dolcissima, e ti trasporta in un mondo fatto di zucchero e nuvole mentre stai piangendo. Insomma, una carezza per i momenti in cui vuoi deprimerti ma vuoi anche qualcuno che ti prenda per mano. Tutto molto bello, e sono felicissimo del suo ingresso in Asian Fake, etichetta di Venerus, Vipra e i Coma_Cose, non so se mi spiego :’)
“Va be ma quindi cosa ascolto?”: ogni settimana aggiungo qualche canzone alla playlist di Spotify. Ti consiglio di mettere like per ricevere nuova musica tutti i lunedì :)
Ti ricordo che questa sarà la nuova playlist per il 2024 :)
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Dargen D’Amico - Patto di Fango
Dargen D’Amico - Vita X Sempre
Selmi - Doccia Ghiaccia
9 Febbraio 2024
TUTTE LE CANZONI DI SANREMO!!!!!!!!!!
Mamma mia ragazzi, stiamo entrando nella settimana più epica dell’anno.
Siete in hype? Su quali artisti avete più aspettative?
Magari ci vediamo sulla pagina Instagram per commentare un po’ quello che succede :)
Buon Sanremo a tutti!
Andrea
Per qualsiasi cosa puoi scrivermi qui: andrea@musicaleggerissima.com